Recentemente sono morto. Scrivere mi tiene
discretamente in vita.
A riguardo...
Puoi interagire con me su Facebook.
Se vuoi farmi un regalo e supportarmi...
(Qui).
🏠Home
⚆Into
the Core
⚆Simple Launcher
⚆Magotchi Game
⚆PCQuest Game
⚆Easter-Egg Game
⚆SomewhereLost Game
⚆Github Account (alardo)
04.12.2022
C'era. C'è ancora. nei pressi della casa dove abito un posto oscuro e poco
visitato. Si tratta di un parco, curato e ben pulito, dotato di panchine,
alberi e tutti i comfort e gli usi e costumi dei parchi. Tranne gli abitanti.
Nel mezzo del quartiere il luogo è desolato. Chi lo pulisce, assente. Chi ne
usufruisce, mai pervenuto agli occhi. Andava un questo parco, manciate di anni
fa, a leggere qualcosa, correre sui muretti, a provare salti improbabili e
improbabili rovinose cadute. Eppure ero a disagio. Il parco è come stregato
dal silenzio, dall'assenza. Ti costringe ad inarcare la schiena della tua
mente e volger la memoria. Ti costringe ad essere solo. E a sapere, piano
piano che lo visiti, che altra condizione sulla terra, non vi è. Mano a mano
che il parco ti si insinua nelle ossa, capisci che sei solo anche fra gli
altri. Che gli altri anzi, son la scusa che ti dai per dimostrarti che
qualcun altro esiste al di fuori di te e del parco. Lo visiti sempre più
spesso, in cerca di qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere. Dolente non
li trovi. E così passeggi sui tuoi passi, volgi lo sguardo alle piante a cui
mano mano assomigli. Non v'era creatura in quel luogo. Non c'è ancora oggi.
Formiche che lasciano formicai cavi, come rovine di città antichissime
spazzate dalla
sabbia. Non v'è neanche l'impronta di un insetto, una conchiglia, a ricordare
un mare antico, asciutto e perso. Può il mare perdersi, mi chiedo e sogno. Allora
ero giovane, e i miei sogni puri. Le donne che immaginavo avevano i seni
coperti da drappi di seta, quei seni particolari intagliati e scolpiti nella confettura d’albicocco. Il
sonno d'allora, era un ladro della veglia. Eppure già iniziavo, a soffrire del
mio morbo. Della mio rumore bianco nelle orecchie dell'anima. Un acufene
spirituale, che piano piano mi spegne da dentro, come si spengono le stelle.
Il "Colto" In Fallo - About me:
«Ciao! So cosa stai pensando: l'autore di questo testo è un pazzo, perchè dovrei seguirlo?
Beh Caro Mio, di tanto non ti sbagli, e il mio Disturbo Borderline di Personalità non da di certo un'ottima impressione di e su di me.
Ma sappi, che un'idea banale e volgare, vuole che i pazzi, siano geni.
Dunque, se ritieni il contrario, dovrai dimostramelo...!»
Seriamente:
«Sono stato uno scrittore amatoriale e altre varie cose, ancora più amatoriali. Amo scrivere e leggere libri di racconti e filosofia. Programmare computer e suonare.
Ho tanti sogni, ma quando mi sveglio, poi me ne dimentico...»