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La Poesia Che Ci Accompagna…

06.12.2022
Per saper leggere – soprattutto poesia – ma qualunque testo in realtà, non bastano i pochi periodi che dedichiamo alle elementari ad apprendere la lettura e la sua comprensione. E nemmeno – giammai – l'approfondimento liceale delle lettere italiane e straniere. Perché compresa la poesia (il leggere per comprendere) bisogna restituire alla poesia la forma, l'amore, il plastico. Una poesia non letta nella forma corretta, qualunque sia per noi, e una poesia a metà. Una poesia amputata, monca, incomprensibile: in effetti quando noi abbiamo creduto di comprendere tramite una lettura attenta e silenziosa la poesia, l'abbiamo solo sfiorata. È come quando si crede di poter comprendere l'amore tramite qualche manuale di psicologia da pochi spiccioli. Non così funziona, purtroppo, o per fortuna: La lettura di una poesia richiede gioia e dolore, sacrificio e dimenticanza. Richiede tempo, richiede vita. Allo stesso modo in cui un romanzo irrompe nella nostra, e ne fa parte per un certo tempo, condizionando i nostri percorsi, pensieri e desideri nelle settimane in cui lo leggiamo; può una poesia arrendersi in fondo ai pochi minuti in cui la possiamo sfogliare e poi, passare oltre?
Come è evidente le poesie vanno lette una decina, una cinquantina, un centinaio di volte. Ad alta, bassa, media voce; in piedi, seduti sdraiati; tra il sonno e la veglia, appena desti, accanto al piatto in cui mangiamo, sulla tazza de water. La poesia che ci accompagna deve farsi vita, poco importa se saremo dei declamatori in grado di riportarla agli altri, questa poesia è per noi!
Và divorata come un piatto preferito, digerita, e in ultimo vomitata, con la nostra propria voce interiore, quasi fossimo noi i poeti che l'hanno scritta e donata al mondo nostro.
Allo stesso modo in cui si interpreta un brano musicale con uno strumento, come si fa' una cover di esso, si deve approcciarsi alla poesia:
Non più da lettori, bensì oramai da coautori.
Perché un poesia esista, bastano i suoi autori.
Perché una poesia viva, ci vuole anche un solo lettore che ci entri in relazione, e sappia prima ascoltare, poi parlare, alla poesia.
Le poesie sono come i cani, rispecchiano sia i genitori, sia chi le fa da padrone, che se li coccoli o viceversa li ignori o li snobbi.
Questa è una cosa però che possono capire solo gli amanti dei cani, o chi è stato padrone e si è coccolato almeno una volta, una vera poesia.
Questa poesia sarà la poesia che ci accompagna, che sia una o siano molte, che le sappiamo a memoria oppure no: Il mio invito è a coccolarle sempre – le poesie, ricambieranno.

#aforismi

iononquadro

Sono un appasionato di scrittura e di programmazione/hacking. E sono anche un malato psichiatrico. Questo blog è un luogo di sfogo di quello che sono, e costruzione di quello che sarò. Dai un'occhiata in giro, ti piacerà!

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