Senza Titolo (e Nient'altro)
04.12.2022
E c'era un tempo che i passi io li lanciavo sulle strade solitarie e
interconnesse come si lanciano sassi al fiume. Su strade bagnate e vischiose,
odorose come donne nella loro eccitazione; per passi furtivi e pesanti mi
muovevo scaltro evitando gli sputi e le feci. E guardingo procedevo con il
vento in faccia, sempre in faccia. L’odore dell'asfalto, il colore del cielo,
le gocce dai balconi appena annaffiati di fresco. E poi ho smesso. Oggi i
passi li centellino lungo i percorsi della casa. Processionari di una
processione religiosa. Mi sembra quasi una deviazioni dai percorsi abituali il
deviare per il bagno, di tanto in intanto. E a mano a mano, disimparo l'arte
del camminare, del sentire l'odore della terra infocata, della luce del sole.
Dietro tapparelle semi abbassate vivo una vita da verme più che da bruco.
Conosco i meandri delle mie proprie materie fecali, dei miei piccoli tic. Scavo
buchi nella mia propria mente e ne fagocito il prodotto. Sono diventato un
mollusco completamente cicatrizzato nella sua conchiglia. E si sa, le
conchiglie chiuse, non solo sono morte. Esse anche non producono perle.
Il "Colto" In Fallo
Sono un appasionato di scrittura e di programmazione/hacking. E sono anche un malato psichiatrico. Questo blog è un luogo di sfogo di quello che sono, e costruzione di quello che sarò. Dai un'occhiata in giro, ti piacerà!